Il 2011 rappresenta una importantissima tappa per il Liceo Classico Maurolico, che festeggia i primi 150 anni della sua prestigiosa storia. Ma a questo anniversario se ne accompagna un altro, meno noto ma non per questo meno sentito: Koiné, giornale comune degli studenti del Liceo, compie 25 anni. Risale infatti al 1986 l’idea, nata dalla creatività dell’allora I C, di fondare un giornale che riuscisse ad esprimere, nel bene e nel male, lo spirito del Maurolico, con uno sguardo attento e critico all’attualità scolastica così come ai grandi temi della realtà esterna.
Tra alti e bassi Koiné ha visto crescere ed ha contribuito a formare generazioni di mauroliciani, mutando nella forma, adeguando i contenuti ai tempi, sapendo spesso rinascere dalle proprie ceneri, ma non perdendo la caratteristica che lo rende più unico che raro. Il nostro giornale comune è gestito interamente da studenti: chiunque, di qualunque classe, può partecipare con un contributo di vario genere, dall’articolo alla fotografia alla poesia, ottenendo il diritto di far parte della redazione, un organo eterogeneo che raccoglie i ragazzi accomunati dalla passione per il giornalismo, soggetta all’autorità di un direttivo di 5 membri eletto tra gli studenti stessi. La radice di questa struttura autonoma e democratica è da ricercarsi nelle origini stesse del giornale: Koiné fu concepito infatti come simbolo di un modello educativo alternativo a quello rigidamente imposto dalla scuola degli anni ’80, e come reazione al degrado culturale che si ravvisava a Messina già 25 anni fa.
Non pochi furono, a quei tempi, i contrasti con l’autorità scolastica, timorosa e diffidente nei confronti del nuovo mezzo di comunicazione; tuttavia nel corso degli anni il rapporto tra la scuola e Koiné è cambiato, trasformandosi in una proficua collaborazione, prima di tutto economica, che ha permesso un miglioramento grafico del giornale ed un aumento delle pubblicazioni (al giorno d’oggi quasi mensili) e la possibilità, per i professori, di contribuire anch’essi con articoli o quant’altro, permettendo il superamento dello scontro docenti-studenti ed un’indubbia crescita all’interno del giornale stesso. Ciò non ha certo modificato il carattere critico, ironico ed a tratti polemico di Koiné, le cui rubriche svariano tra i più disparati argomenti, la cui varietà nasce proprio dai molteplici interessi di chi scrive.
Dunque, tentiamo di soddisfare i palati più disparati, spaziando dalla rubrica di cultura (Agri-cultura) a quella di attualità (Politically (s)correct), da quella di poesia alle recensioni, dagli Ipse Dixit (strafalcioni dei professori) e Discipulus Dixit (strafalcioni degli alunni), catturati dalle penne attente di alcuni nostri redattori, alle “Voci di corridoio” dell’Istituto, senza dimenticare la realtà cittadina (Messana Nobile Siciliae caput) in cui il liceo vive ed opera.
La rubrica più letta, discussa e commentata è indubbiamente Ipse Dixit che chiude ogni pubblicazione.
Il lavoro che sta dietro ogni Koiné è indubbiamente faticoso, non facile, complicato, da inserire nel già serrato quadro delle attività giornaliere; ma la soddisfazione di produrre un giornale che sia la somma delle idee, degli spunti, delle passioni di chiunque vi si voglia avvicinare supera di gran lunga le difficoltà. Perché laddove la stampa “seria” sembra sempre più venir meno ai suoi principi, quella scolastica, ed il nostro giornale, perseverano fedeli alla propria causa, con la stessa immutata passione di 25 anni fa: quella stessa passione che ci spinge a riunirci, mettere insieme idee, scrivere, realizzare interviste di spessore, condurre inchieste. Festeggiare questo avvenimento, come noi abbiamo fatto al Liceo Maurolico, Domenica 13 marzo 2011, significa celebrare la libertà e la freschezza del giornalismo giovanile, non ancora macchiato dal servilismo al potere. Vi invitiamo dunque, colleghi giornalisti e lettori comuni, a visitare la nostra sezione sul sito del Liceo, per scoprire cosa ne pensano i ragazzi sul mondo di oggi. Che vi sia qualche idea interessante?
In sintesi, per non tediarvi ulteriormente, leggeteci, perché nostre sono le idee che faranno il futuro.

Roberto Saglimbeni

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