Era il 1986 quando, in sordina e un po’ sommessamente, un gruppo di alunni partorì un ‘idea: un’idea chiamata “Koiné”. Nasceva la voce “comune” del liceo classico “Francesco Maurolico” di Messina. Non era sicuramente il primo giornale stampato all’interno dell’Istituto: v’erano stati, nei decenni precedenti, diverse riviste scolastiche, tra le quali è da annoverare senz’altro “Il Maurolico”, pubblicato dall’omonimo liceo negli anni ‘50. Se scavassimo ancor più in profondità nel fertile terreno della nostra storia, troveremmo certamente altre fiaccole, certo ormai spente, ma testimoni di quella imperitura aspirazione a non tacere, a farsi sentire, a dire la propria, che sono confluite nell’unico fuoco “olimpico” chiamato “Koiné”. Il nome deriva da “Koiné diàlektos”, l’idioma universale con cui i valori della grecità si espansero nel mondo, diffondendo per tutto il bacino del mediterraneo i semi della civiltà ellenistica; allo stesso modo, Koiné vuole guardare all’esterno delle mura del liceo e dare voce a tutte le componenti interne, ascoltando al contempo le voci del mondo.
Pensiamo che chi non si informa rimanga inevitabilmente escluso dalla società e, nessuno, men che meno noi giovani, lettori e creatori di Koiné, possiamo porci fuori campo, assistere come spettatori ad una partita, quella della vita, che va giocata in prima linea. Ci proponiamo l’arduo ma ineluttabile compito di fare informazione ed opinione, di essere specchio della complessità del reale; rifiutiamo di presentarci come un mero contenitore di sfoghi adolescenziali ammantati di affettata drammaticità o di sentimentalismo a buon prezzo, ma, allo stesso tempo, rifugiamo dallo scimmiottare pedestremente l’impostazione dei giornali, di essere ciò che non siamo. Andiamo oltre la romantizzazione del mondo mauroliciano, senza per questo, eliminare aprioristicamente ogni riferimento alla scuola. Anima tutti i redattori e i direttori di Koiné quell’aristotelica curiositas che, come afferma l’epistemologo tedesco Karl Popper, “fomenta l’amore per la conoscenza”, ed è il nostro faro, ogni qualvolta redigiamo un contributo. Se ci riusciamo, lo lasciamo decidere ogni volta ad i nostri lettori.
Da quel 1986, sono passati 25 anni e il nostro giornale non è più lo stesso; si è dotato di uno Statuto che ne regolamenta l’attività, di un Consiglio Direttivo, composto da cinque studenti, che si rinnova annualmente, di una stabile Redazione; ma il suo spirito vibra, sempre incorrotto, in ogni singola pagina. Koiné, nonostante il passare degli anni, è sempre rimasto ancorato a solidi principi di rispetto dei ruoli e delle capacità altrui.
Ciò ha permesso che i ragazzi del nostro liceo mantenessero una piena e totale autonomia di scelta nell’impaginazione e stesura del giornale. Possiamo gridare a gran voce che Koiné è un giornale di studenti per studenti. E, pur tuttavia, teniamo, in ossequio al nostro spirito complesso, una finestra di dialogo, sempre aperta, con i docenti, i quali possono, e l’hanno sovente fatto nel tempo, contribuire, con la loro voce esperta e matura, al dibattito di idee che anima il nostro giornale.
In questo senso acquistano particolare rilevanza, le interviste da noi realizzate a personaggi di importanza nazionale ed internazionale: uno fra tutti, il sociologo e filosofo francese Edgar Morin, gli scrittori Tiziano Scarpa, Dacia Maraini, Gianrico Carofiglio, Piero Dorfles, Andrea Genovese, Roberto Alajmo e Leda Melluso; gli attori Ottavia Piccolo, Tullio Solenghi, Luigi De Filippo, Gilberto Idonea, Massimo Lopez, Spiro Scimone, Enzo Garinei e Giorgio Albertazzi; i giornalisti Gian Antonio Stella, Nuccio Fava e Aldo Cazzullo; nell’ambito della politica e delle Istituzioni, il presidente della Regione Sicilia, On. Raffaele Lombardo, la parlamentare europeo On. Sonia Alfano, l’ex ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, l’On. Senatrice Anna Finocchiaro ed il sindaco di Firenze, Matteo Renzi; Sua Eccellenza il Prefetto di Messina Francesco Alecci, il Questore di Messina Carmelo Gugliotta, il Procuratore Capo della Repubblica di Messina Guido Lo Forte; la dottoressa Luisella Battaglia, docente di bioetica presso l’Università di Genova e presidente del Comitato Nazionale di bioetica, Don Luigi Ciotti, Presidente dell’associazione “Libera” contro tutte le mafie. Nell’ambito artistico, intervista a David Carfì, affermato compositore e pianista, all’attrice e regista teatrale Maria Pia Rizzo, al regista cinematografico Francesco Calogero ed al pittore Enzo Migneco (in arte Togo) e nell’ambito sportivo ad Antonello Aliberti, ex canoista della nazionale, bronzo ai mondiali di Colonia del ’98.
Trasferendoci in ambito locale, sono state realizzate interviste allo studioso di Storia Patria, Franz Riccobono, all’attivista Renato Accorinti ed alla poetessa Maria Costa.
E’ forse proprio questo il segreto, la giusta ricetta: lasciar fare ai giovani, dare voce alla loro creatività ed immaginazione, senza rinchiuderli nella cupa visione cattedratica e nozionistica del sapere, badando, non al singolo dato conoscitivo, ma alla formazione di una coscienza critica complessa e versatile. Del resto la scuola serve proprio a questo, “Non scholae sed vitae discimus”. Non per la scuola, ma per la vita impariamo, dicevano i Latini.
Lillo De Domenico – Claudio Staiti